L'Area Archeologica della Neapolis a Siracusa è un sito storico di eccezionale importanza, ricco di reperti che narrano la storia antica della città e della sua influenza culturale nel Mediterraneo. In questo testo, esploreremo i punti di interesse principali di questa zona, fornendo informazioni dettagliate su come visitare e cosa aspettarsi da questa esperienza straordinaria.
Scopri tutto su questa attrazione turistica:
• come arrivare
• cosa vedere
• quando andare
Il Parco della Neapolis e il suo regno di macchia mediterranea
L'Area Archeologica della Neapolis si trova nel cuore di Siracusa, in Sicilia, e comprende diverse attrazioni significative, tra cui il Teatro Greco, l'Orecchio di Dionisio, l'Anfiteatro Romano e l’Ara di Ierone. Questi monumenti offrono un'immersione unica nella vita e nell'architettura delle antiche civiltà greche e romane.
Il parco è posto sul modesto rilievo montuoso detto colle Temenite. Questo rilievo, così come il monte Epipoli, fa parte dei rilievi montuosi, non molto elevati, che attraversano il territorio urbano di Siracusa.
Il colle divide in due le caratteristiche territoriali del parco. A sud di esso si trovano i primi monumenti della Neapolis, mentre dirigendosi verso nord si trovano le profonde latomie scavate nella roccia di questo colle. Sopra la sua cima, detta terrazzo, si trovano ancora altre vestigia. Sul terrazzo del colle Temenite sgorga dell'acqua proveniente dall'acquedotto detto del Ninfeo, dato che le sue acque sgorgano all'interno dell'omonima grotta.
Il Parco archeologico della Neapolis è un'area naturale ricca di reperti archeologici appartenenti a più epoche della storia siracusana. Per la quantità e la rilevanza dei suoi monumenti è considerata una delle zone archeologiche più importanti della Sicilia nonché tra le più vaste del Mediterraneo.
Il Parco, oltre ai resti archeologici, è scrigno di numerosi alberi che compongono l'area verde urbana più vasta di Siracusa. l clima nella zona del parco può definirsi piuttosto complesso, la folta vegetazione infatti lo rende umido soprattutto nei punti più profondi, mentre varia per divenire caldo e arido nei luoghi soleggiati più elevati, come ad esempio nella zona del Teatro Greco che si trova vicino al punto più elevato del rilievo montuoso che contraddistingue il parco.
I fattori che influenzano questo tipo di clima sono i venti salini provenienti dal mare (il parco si trova a poca distanza dal mare) e la scarsa piovosità della zona.
La vegetazione del parco è molto variegata. Negli ultimi tempi i forestali che si occupano della sistemazione del parco hanno censito oltre 250 specie di piante. Tra gli alberi più diffusi si hanno le essenze sempreverdi come gli ulivi, i cipressi mediterranei, i pini mediterranei, la palma da datteri, i ficus e diverse altre specie botaniche. Sono diffusi anche gli alberi di agrumi (aranci e limoni soprattutto). Diffuso è anche l'albero del carrubo che si adatta ai climi più caldi del Mediterraneo. Presente è anche il melograno altro frutto caratteristico del parco, tanto che un tempo la zona dove si trova l'Anfiteatro Romano era detta "la fossa dei granati" cioè la fossa dei melograni, nome datole proprio per l'abbondanza degli alberi di questo frutto che vi crescevano intorno e considerati fin dall'antichità come il simbolo della fertilità
Come Arrivare
L’area archeologica di Siracusa è raggiungibile in macchina da Ortigia, prendendo prima corso Umberto, successivamente corso Gelone ed infine proseguendo su viale Teracati. È possibile raggiungere il parco archeologico della Neapolis anche con le autolinee SAIS, con le linee 101, 103, 104, 105 e 125. Per tutte le informazioni sulle linee, gli orari e le rivendite dei biglietti consultare il sito SAIS
Cosa Vedere
Il Teatro Greco di Siracusa è uno dei più grandi teatri dell'antichità, costruito nel V secolo a.C. con una capacità di circa 15.000 spettatori. Ha la particolarità di essere quasi interamente scavato nella roccia. Oltre che per le rappresentazioni, così com'era costume per gli antichi greci, il teatro veniva usato anche per le assemblee popolari. Dopo essere stato adattato in epoca imperiale ai giochi circensi, il teatro cadde in abbandono. La sua acustica straordinaria e la maestosità dell'architettura lo rendono un luogo imperdibile per i visitatori interessati alla storia e alla cultura greca.
L'orecchio di Dionisio è una grotta artificiale, scavata nella roccia calcarea, alta circa 23 metri, larga dagli otto agli undici e profonda circa 65, dotata di una eccezionale proprietà acustica che amplifica i suoni fino a sedici volte. La sua forma a conchiglia infatti ha reso questa struttura famosa per l'eccezionale acustica. Si dice che Dionisio, il tiranno di Siracusa, utilizzasse questa grotta come prigione per ascoltare le conversazioni dei prigionieri grazie al suo straordinario riverbero.
L'Anfiteatro Romano di Siracusa è un altro punto di interesse degno di nota. Costruito durante l'epoca romana, era utilizzato per spettacoli gladiatori e rappresentazioni teatrali. Oggi, i visitatori possono passeggiare tra le rovine e immaginare l'antica grandezza di questo luogo.
L’ara di Ierone, ricavato nella parte bassa del declivio roccioso del Colle Temenite, è il più grande altare votivo del mondo greco. Probabilmente il sito comprendeva un tempio dedicato a Zeus Eleutherios di cui oggi rimangono solamente le strutture basamentali.
Ciò che rimane oggi sono quasi esclusivamente le strutture basamentali, ricavate nella parte bassa del declivio roccioso del Colle Temenite. La struttura in blocchi superiore infatti, venne asportata quasi completamente nel XVI secolo per essere riutilizzata nella costruzione delle fortificazioni spagnole della città.
Nella zona dove oggi sorge questo monumento a forma di altare si doveva trovare un edificio probabilmente dedicato a Zeus il liberatore davanti al quale si celebrò un rito dopo l'espulsione nel 466 a.C. dell'ultimo tiranno, Trasibulo di Siracusa. Il rito in onore di Zeus Eleutherios in occasione delle feste dette Eleutheria sembra sia consistito in giochi sportivi e nel sacrificio di 450 tori. Diodoro attribuisce la costruzione dell'opera a Ierone II dicendo che era lunga uno stadio ed era realizzata presso il teatro.
Del monumento si conserva l'immenso basamento roccioso lungo circa m 198 m e largo m 22,80 che per circa la sua metà settentrionale insiste su un'enorme cavità sotterranea forse di formazione naturale, usata in passato per l'estrazione della roccia, prima della costruzione dell'ara.
Alle estremità frontali del monumento vi erano due rampe simmetriche e contrapposte di accesso alla piattaforma centrale dell'ara, ove avveniva il sacrificio delle vittime. Le rampe erano precedute da un ingresso: quello di nord era fiancheggiato da due telamoni dei quali si conservano i piedi.
Quando Andare
Il clima migliore per visitare l'Area Archeologica della Neapolis è durante la primavera (marzo-aprile) e l'autunno (settembre-ottobre), quando le temperature sono miti e il flusso turistico è meno intenso. Sono da evitare i mesi estivi (giugno-agosto) quando le temperature possono essere troppo elevate e il sito può essere affollato. Inoltre nel periodo che va da maggio a giugno il Teatro Greco ospita la rassegna di rappresentazioni classiche dell’ INDA quindi la sua visita è parzialmente impedita.
Per ulteriori informazioni sulle modalità e disponibilità alle visite vi consigliamo di consultare l’apposita sezione del sito del Comune di Siracusa.
In Conclusione
Una visita all'Area Archeologica della Neapolis a Siracusa è un viaggio indimenticabile nel cuore dell'antica storia della Sicilia. Attraverso le imponenti rovine del Teatro Greco, l'insolito Orecchio di Dionisio e le maestose vestigia dell'Anfiteatro Romano, i visitatori possono immergersi nel passato glorioso di Siracusa. Consigliamo pertanto di esplorare questo sito accompagnati da una guida esperta per ottenere una comprensione esaustiva e dettagliata della sua storia e del suo significato culturale.