Siracusa, città antica e ricca di storia sulla costa orientale della Sicilia, è famosa per i suoi tanti monumenti archeologici ben conservati.

Tra le sue gemme nascoste si trova il Castello Eurialo e le Mura Dionigiane, un complesso fortificato che testimonia il genio militare dell'antica Grecia.

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Il Castello Eurialo e le Mura Dionigiane: opera ingegneristica a difesa di Siracusa

Il Castello Eurialo è una poderosa fortezza costruita nel IV secolo a.C., durante il periodo di reggenza della città da parte di Dionisio I di Siracusa. Questa struttura difensiva monumentale è situata appena fuori dalla città, a circa nove chilometri a ovest dal centro storico in direzione della frazione di Belvedere. Il complesso comprende le maestose Mura Dionigiane, un sistema difensivo complesso e avanzato che oggi si estende ancora per circa tre chilometri sulle colline circostanti.

L’assedio da parte degli ateniesi del 415-413 a.C. dimostrò la fragilità del sistema difensivo dell’ antica Siracusa quindi, negli anni compresi tra il 402 e il 397 a.C., Dionisio I tiranno di Siracusa eresse un’ imponente fortificazione a difesa di tutto il territorio siracusano: una cerchia di mura di 21 chilometri che partiva dal porto grande di Siracusa, costeggiava la Neapolis fino al colle Temenite (dove si trova il teatro greco) per poi risalire parallelamente alla costa, la linea del pianoro dell’ Epipoli fino al Castello.

Da qui le mura ripartivano per cingere tutta la zona nord arrivando fino al mare di Santa Panagia e costeggiare poi il litorale fino a ricongiungersi alle fortificazioni di Ortigia.

Fu un’impresa ciclopica per quei tempi che viene tramandata dagli storici con immane ammirazione: 27 chilometri, se si sommano le mura di Ortigia a quelle dionigiane che racchiudevano un territorio di circa 15.000 metri quadri.

Il castello Eurialo sorge sul punto di massima elevazione del pianoro dell’ Epipoli.

L’entrata del castello un tempo era protetta da tre fossati, di cui solo due sono oggi visibili, alle spalle dei quali sorgeva prima il mastio di forma trapezioidale, protetto da un rivellino al quale era collegato grazie a un ponte levatoio e di cui oggi restano ben visibili le strutture portanti. E poi un grande cortile sul quale si apriva un varco, detto Tryplon perché formato da tre porte una dopo l’altra che aumentavano il grado di fortificazione e di sicurezza e che permetteva l’accesso al territorio della città.

Il mastio in età greca era aperto: le cinque torri quadrate che vediamo oggi sono attribuibili ad un intervento successivo. Erano alte probabilmente 15 metri, coronate da merlature e ornate da grondaie a testa leonina, oggi visibili al Museo Archeologico Regionale Paolo Orsi, e avevano presumibilmente lo scopo di ospitare delle catapulte pronte ad essere utilizzate in caso di assedio.

La costruzione del castello Eurialo presenta svariati elementi strategici difensivi estremamente brillanti che servivano a cogliere di sorpresa i possibili predatori.

Al di sotto delle strutture visibili del castello corre un intricato reticolo di gallerie che permettevano alle truppe difensive di spostarsi senza essere viste da un punto all’ altro del castello. Ci sono alcune di queste completamente cieche e che permettevano di nascondere al loro interno soldati pronti per delle sortite a sorpresa. Inoltre i fossati sul lato settentrionale del castello erano scavati in modo da risultare pressoché invisibili cosicché gli ipotetici nemici, già a ridosso in una situazione di improvviso attacco, non avrebbero potuto evitare  di caderci dentro.

All’ interno del complesso si trovavano anche i vari ambienti di servizio come cucine, alloggi, magazzini, cisterne e stalle.

Nonostante dopo la conquista romana della città risalente al 212 a.C. il grande complesso militare dell'Eurialo sia stato più volte modificato ed in parte ricostruito in età bizantina oggi rimane ancora ben chiara la pianta originaria greca.

Durante la seconda guerra mondiale inoltre i cunicoli del castello Eurialo vennero utilizzati per nascondere i preziosi reperti del museo archeologico Paolo Orsi per evitare che venissero depredati.

Dopo la conquista da parte dell’ Impero Romano, le mura che correvano per 21 chilometri intorno alla città, vennero rafforzate rendendo Siracusa una vera e propria roccaforte militare di grande importanza tattica per i Romani.

Dopo la caduta dell’ Impero Romano, i Bizantini, gli Arabi, i Normanni, gli Svevi e tutte le popolazione che seguirono iniziarono a demolire le mura per utilizzarne i blocchi di pietra per la costruzione di nuovi edifici.

Il colpo di grazia a quest’ opera monumentale fu dato dal terremoto del 1693 che fece crollare quasi del tutto le parti rimanenti consegnandole di fatto all’ oblio per 200 anni, fino alla fine del 1800, quando grazie agli scavi promossi dall'archeologo Paolo Orsi vennero riscoperte.

Le mura dionigiane avevano delle torrette di avvistamento, ad oggi se ne conoscono 14, e diverse porte di accesso alla città delle quali alcune ancora distinguibili.

Una è la sopracitata Trypilon, in corrispondenza del castello Eurialo, una è visibile sull’ odierno viale Epipoli che ci passa attraverso, una terza, la porta Scea è nella zona si Scala Greca.

È inoltre visibile in Ortigia, nello scavo di via XX Settembre, la porta urbica che metteva in comunicazione la fortificazione di Ortigia con la Neapolis.

Per la loro importanza storica e architettonica il castello Eurialo ed il complesso delle mura dionigiane rientrano oggi tra le opere tutelate dall'UNESCO a Siracusa.

Come Arrivare

Il Castello Eurialo è facilmente raggiungibile da Siracusa in auto o in taxi. Dalla città, seguire la via Elorina, SP46, in direzione ovest verso Belvedere. Dopo circa 15 minuti di guida, e dopo essere passati attraverso una di quelle che un tempo erano i varchi delle mura dionigiane, si troverà il segnale per il Castello Eurialo sulla destra. È possibile anche raggiungere il castello con i mezzi pubblici, utilizzando i servizi di autobus locali che partono dalla stazione centrale di Siracusa prendendo la linea 125 e scendendo alla prima fermata di Belvedere (via Siracusa n°5).

Tutte le informazioni sul trasporto pubblico su ruote a Siracusa, linee, orari e rivendite di biglietti, sono reperibili sul sito della SAIS.

Cosa Vedere

Una volta arrivati al Castello Eurialo, i visitatori saranno affascinati dalla grandiosità delle mura e della fortezza. È possibile esplorare le varie sezioni del castello, tra cui i fossati difensivi, il mastio e alcuni dei cunicoli. Le Mura Dionigiane, con i loro bastioni e le porte fortificate, offrono una prospettiva unica sulla storia dell'architettura militare greca. Dai bastioni più alti, si può godere di una vista panoramica sulla campagna circostante e sulla città di Siracusa.

Quando Andare

Il clima ideale per visitare il Castello Eurialo è durante la primavera (aprile-maggio) o l'autunno (settembre-ottobre), quando le temperature sono miti e piacevoli per esplorare all'aperto. Durante l'estate, il caldo può essere intenso, quindi è consigliabile visitare il castello nelle prime ore del mattino o nel tardo pomeriggio per evitare il sole cocente.

In Conclusione

Una visita al Castello Eurialo e alle Mura Dionigiane è un viaggio nel passato glorioso di Siracusa. Questo sito storico offre non solo una visione della maestria architettonica dell'antica Grecia ma anche l'opportunità di immergersi nella storia militare della Sicilia. I visitatori avranno l'occasione di apprezzare la magnificenza delle fortificazioni e di immaginare la vita dei soldati e dei difensori che una volta presidiavano queste mura imponenti. Con la sua combinazione di fascino storico e panorami mozzafiato, il Castello Eurialo è una tappa imprescindibile per gli amanti della storia e dei viaggi culturali che esplorano la splendida città di Siracusa.